Liquidi Penetranti

Liquidi Penetranti

RIFERIMENTI NORMATIVI UNI EN ISO 23277, UNI EN 10228-2, UNI EN 1371-1, UNI EN 1371-2, UNI EN 10246-11

CAMPI DI APPLICAZIONE: strutture in acciaio,materiali metallici e non metallici

L’ispezione mediante liquidi penetranti (PT) è certamente il metodo più semplice e meno costoso per rilevare discontinuità e cricche di vario genere. E’ un metodo molto pratico perché è applicabile a qualsiasi tipo di materiale non poroso. Esso consiste nello stendere sulla superficie in esame uno speciale mezzo liquido (di solito oleoso e di colore variabile e/o fluorescente), dotato di bassa tensione superficiale, buona bagnabilità e particolari proprietà fisiche che ne consentono la penetrazione per capillarità all’interno delle discontinuità. Dopo aver rimosso il liquido eccedente dal pezzo mediante un lavaggio con acqua corrente fredda (l’acqua ha una tensione superficiale più elevata e una bagnabilità peggiore rispetto al liquido penetrante per cui non lo rimuove dalle fessure nelle quali è penetrato) si applica, su tutta la superficie da esaminare, uno speciale materiale assorbente, detto rilevatore, che riporta in superficie il liquido introdottosi nella discontinuità in modo da lasciare un segnale di dimensioni maggiori del difetto che lo ha generato e fornire così una indicazione visibile dello stesso.

Rispetto all’ispezione visiva, questo metodo rende più agevole per l’operatore la valutazione dei difetti, essenzialmente perché le indicazioni fornite hanno dimensioni significativamente maggiori di quelle del difetto e ciò rende possibile individuare anche cricche aventi dimensioni al di sotto della soglia di risoluzione dell’occhio umano.